+ In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.
“Gli fu messo nome Gesù + come era stato chiamato dall’Angelo prima di essere concepito nel grembo della Madre.” San Tommaso da Villanova spiega che questo Nome fu chiamato dall’Angelo e non fissato da lui. Non fu fissato neanche dalla Madonna, bensì dallo stesso Padre Celeste. Questo fatto viene profetizzato da Isaia quando dice: ” Ti si chiamerà con un nome nuovo, che la bocca del Signore indicherà”.
Ora, il nome che Dio da ad una persona o ad una cosa esprime la sua natura o funzione. Cosa significa, dunque, questo nome nuovo che è “Gesù” + ? Gesù significa Salvatore, come l’Arcangelo Gabriele aveva esposto a san Giuseppe con le parole: “Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. San Tommaso da Villanova osserva che non lo chiamò “giudice, né custode, né vindice”, ma Salvatore, e questo perché lo scopo dell’Incarnazione è proprio la salvezza del genere umano.
“Signore Gesù” – prega il santo – “questo Vostro Santo Nome mi da una fiducia sconfinata; Signore, sì, Voi siete proprio Gesù! Riconoscete il Vostro Nome, quello che il Padre Vi ha imposto, siate Gesù per me! Io riconosco di essere prigioniero, irretito nei lacci dei miei peccati, incatenato dalla mia cattiveria, stretto nei ferri della mia malvagità. Riconosco ciò che sono, anche Voi, Gesù, riconoscete ciò che siete!
Di chi siete costituito il Salvatore, se non degli uomini perduti, dei prigionieri? Se non vi sono dei miseri, dei condannati da liberare, di chi sarete il Salvatore? Se io Vi ho rinnegato, Voi però Signore, siete fedele, e non potete rinnegare Voi stesso…Siete la Verità, Signore, e non potete contraddire il Vostro Nome +. Come Vi potreste chiamare il Salvatore se non Vi curaste di salvarci? Come Vi potremmo dire Misericordioso se a chi Vi chiede pietà Voi infliggeste una condanna? In Dio non c’è finzione, non è possibile l’inganno! Il Vostro Nome Signore è la Vostra Identità, Vi chiamate Gesù, perché siete Gesù + “.
Abbiamo dunque fiducia, ed invochiamo con fiducia il Suo Santo Nome, perché il Signore stesso ci ha detto: “Se chiederete qualcosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà”, e “se mi chiederete qualcosa nel Mio Nome, io ve la concederò”, e san Pietro dice: “Chiunque invocherà il Nome del Signore, sarà salvato” – ad una condizione, tuttavia, aggiunge san Tommaso da Villanova: che Lo invochiamo dal profondo di un cuore sincero.
In virtù del Santo Nome di Gesù, san Pietro guarisce lo storpio presso la Porta Bella con le parole “nel Nome di Gesù Cristo + il Nazareno, cammina!” ed infatti, tutti i miracoli più grandi della Chiesa nel corso dei secoli sono stati operati in virtù del Suo Santo Nome +. Questo Nome guarisce gli ammalati, da la vista ai ciechi e la vita ai morti, mette in fuga i demoni e libera gli uomini dalle tentazioni più violente. Questo Nome fa scendere l’infinita Misericordia di Dio sul mondo nella Santa Messa, ed è il garante eterno che la Preghiera della Chiesa sarà esaudita dal Padre.
Che invochiamo questo Nome, dunque, con cuore sincero e sempre con profondo rispetto e sacro timore, ed invochiamolo costantemente. Che questo Nome, insieme al santo Nome della Madonna, sia la nostra unica speranza nella vita intera, e all’ora della nostra morte pronunciamo con grande devozione la preghiera meditata da san Tommaso da Villanova e santificata nel corso dei secoli dalla Chiesa: Gesù, sii il mio Salvatore! Jesus, sis mihi Jesus! Amen
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +