Emmaus

‏+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

Non ci ardeva il cuore nel petto …’

Nostro Signore Benedetto appare oggi a due Suoi discepoli: a Clèopa ed ad un altro, forse la moglie Maria, che stava ai piedi della Croce. Qualora avessero volto lo sguardo indietro all’incontro, quali motivi avrebbero potuto trovare per non meravigliarsi ed umiliarsi in profonda adorazione davanti a Dio; meditando sul fatto che il loro Maestro benamato, Che aveva sofferto ed era morto per loro in modo così crudele ed atroce, era davvero il Messia dell’Antica Alleanza, la Gloria del popolo eletto, anzi Dio Stesso; Che era risorto dai morti ed apparso a loro in forma di un ignoto compagno di viaggio; Che era venuto nella casa, celebrando la santa Eucarestia per loro, e poi scomparso dalla loro vista.

Non ci ardeva forse il cuore nel petto?’ si sono detti. È giusto, commenta san Lorenzo Giustiniani, che quelli casti e puri godano, credendo sinceramente e rettamente a Dio, del fatto che l’Unigenito si sia intrattenuto a parlare con loro in una forma così affettuosa e familiare. ‘È giusto che in quest’estasi si inebrino di fervore, si illuminino di sapienza, si infiammino d’amore al contemplare tanta tenerezza e umanità… udendo le onde divine della Sua Sapienza… Essi avranno sentito nell’anima gioie meravigliose mai provate, in quegli istanti supremi in cui il Verbo eterno del Padre parlava loro con la soavità ineffabile del Suo amore sovrumano. Le Sue parole si saranno irradiato come sprazzi di luce spirituale, la sua voce sarà effusa come rivoli di nettare celestiale, per cui i loro cuori saranno rimasti ineffabilmente inebriati, come pervasi di incontenibile letizia… mentre la loro mente era come sospesa in contemplazione sia per chi loro parlava sia per gli ineffabili discorsi che pronunciava. Era indubbio, essi avranno pur avvertito che nel Signore Gesù c’era qualcosa di divino: ma i loro occhi erano ancora troppo chiusi per riconoscerLo. Gustavano il sapore dolcissimo della Sua Sapienza ed in questa gioia il loro cuore bruciava dell’incendio dell’amore Divino.’

Il Signore spiegava a loro, come spiegherà più tardi agli Undici a Gerusalemme, come la Legge, i Profeti, e persino tutta l’Antica Alleanza parlava di Lui; ossia come avrebbe dovuto soffrire per entrare nella Sua gloria. E poi ‘quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconnobbero. Ma Lui sparì dalla loro vista.’ Dopo, racconteranno come Lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane: fractio panis, la frase che significava la santa Eucarestia nella Chiesa primitiva.

Stolti e tardi di cuore…’

Perchè non Lo potevano riconoscere prima? perchè dubitavano, come ritengono alcuni Padri? Ebbene, come i Discepoli sulla via di Emmaus anche noi siamo in via, ovvero in via per il Cielo; come loro siamo anche noi accompagnati dal Signore, Che, se siamo in stato di grazia, è inoltre nelle nostre anime, nel mistero della Santissima Trinità. Come mai, quindi, non Lo riconosciamo neppure noi: perchè se Lo riconoscessimo, sicuramente Gli chiederemmo aiuto quando ne avessimo bisogno, condivideremmo con Lui le gioie, Gli offriremmo le sofferenze, ci daremmo completamente a Lui come Lui si è dato completamente a noi. E quando entra nella nostra casa nella santa Comunione, sotto il tetto dell’anima, come mai non Lo riconosciamo neanche là, unendoci a Lui più strettamente, ringraziandoLo che è venuto, e dopo imane sofferenze è morto e poi risorto per noi, e solo per noi? Siamo anche noi così ‘stolti e tardi di cuore’?

Resta con noi…’

Dopo aver parlato con loro sulla via, aveva fatto ‘come se dovesse andare più lontano.’ ‘Nei loro cuori’, dice san Lorenzo, ‘Egli era come uno straniero, un pellegrino e quindi avrebbe voluto andare lontano da loro’, ma facendo così sicuramente aveva anche un altro motivo, come quando stava per oltrepassare i Discepoli sul lago: ossìa voleva silenziosamente invitarli a chiamarLo presso loro, nella barca, nella casa, nel cuore.

Resta con noi perchè si fa sera ed il giorno già volge al declino.’ Resta con noi sul nostro viaggio in Cielo: resta con noi, non ci lasciare come il sole che sta declinando ora con una tale velocità sul paesaggio serotino della Terra santa, come le speci della santa Comunione che si sciolgono in noi e ci lasciano senza di Te; resta con noi nella casa dell’anima nella santa Comunione; non sparire dalla casa, non sparire dalla vista, non sparire dal cuore; resta con noi quando la luce di tutte le nostre speranze per questo mondo si appassiranno e si spegneranno, quando le ombre cadranno su questo nostro mondo e si infitteranno; resta con noi quando invecchieremo e farà sera, O Signore e Dio, quando il giorno volgerà al declino e il sole di questo mondo scenderà, tramonterà e sparirà, usque ad senectutem et senium, Deus, ne derelinquas me! Resta con noi per tutta la lunghezza del nostro viaggio e del nostro pellegrinaggio terrestre, Tu Che sei la nostra unica speranza nel tempo e nell’Eternità, fin quando una luce trasfigurata e più gloriosa non si alzi in un mondo più glorioso: la luce che sei Tu, O Lumen Christi, quando Ti vedremo in fine faccia a faccia, Tu Che abbiamo riconosciuto quaggiù nello spezzare il pane.

+In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.