+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen
Nella Festa della Purificazione della Madonna ricordiamo le ceremonie nel Tempio di Gerusalemme prescritte per le madri alla conclusione di un ritiro di 40 giorni a casa dopo la nascita del loro primogenito. Questa purificazione venne fatta al contempo dell’offerta del loro figlio a Dio.
Per le altre madri questa offerta fu un semplice formalità, ma per la Madre di Dio fu una offerta reale del Figlio alla morte sull’altare della croce. Già col suo Fiat al glorioso sant’Arcangelo Gabriel aveva dato il suo consenso alla vita ed alla morte del suo Divin Figlio; ma con l’offerta nel Tempio sigillò, per così dire, questa offerta con un atto formale e solenne, e la applicò a tutte le circostanze concrete della Passione.
Ora Dio aveva voluto salvare l’uomo, ma per soddisfare la Sua Divina giustizia richiese la Passione e Morte del Suo Figlio. Conveniva inoltre che il Madre del Suo Figlio desse il suo consenso alla di Lui Immolazione, in quanto Egli era del tutto innocente, e non meritava alcun supplizio per propria colpa.
Come spiega san Girolamo, la Vergine Santissima era stata illuminata dalle sacre Scritture a sapere le pene che doveva patire il Redentore – che doveva essere tradito da un famigliare, abbandonato dai discepoli, soffrire sputi, schiaffi, e derisioni dalla gente; vituperato e rifiutato dagli uomini, saziato di ingiurie e villanie, trafitto da chiodo, collocato tra malfattori, appeso alla croce, e morire giustiziato per la salvezza degli uomini.
Ma come il Signore Stesso rivelò a santa Teresa, furono palesate alla Madonna con la parola di Simeone: ‘E anche l’anima tua stessa sarà trapassata dalla spada’ tutte le circostanze particolari dei dolori così esterni come interni, che dovevano tormentare il suo Gesù nella Sua Passione, così che poi ella potesse dare il suo consenso a tutto, con un’offerta espressa da sant’Alfonso nei termini seguenti: ‘Padre eterno, giacché Voi volete, unisco la mia alla Vostra santa Volontà e Vi sacrifico questo mio Figlio, mi contento che perda la vita per la Gloria Vostra e per la salute del mondo, e con ciò Vi sacrifico anche il mio cuore, tutto il mio essere in unione col sacrificio intiero del mio Figlio’.
Lo stesso sant’Alfonso spiega che questa sua generosità superò quella di tutti i martiri, in quanto questi offrivano la loro vita, mentre la Madonna santissima offriva la vita del Figlio che amava immensamente più che la vita propria; che questa offerta durava per tutta la sua vita, in quanto dovrebbe morire ad ogni istante della sua vita futura, essendo ad ogni istante assalita dal dolore della morte del suo diletto Gesù, ciò che era più crudele di ogni morte.
Meditando sull’offerta della Madonna a Dio, proponiamoci oggi di fare un’offerta della nostra vita a Lui, per tutta la durata della nostra vita, evitando il peccato, perfezionandoci in tutte le virtù, offrendo a Lui tutte le nostre gioie e pene: per fare penitenze dei nostri peccati, per sfruttare bene dei nostri giorni quaggiù, e per meritare poi la Beatitudine del Cielo, per l’intercessione della Santissima Vergine ed alla Gloria del Dio Uno e Trino. Amen.