+ In Nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Nel varcare la soglia della Chiesa, mi rendo conto di ciò che sta per accadere alla mia presenza alla Santa Messa? – misteri che superano del tutto i poteri di comprensione dell’intelletto creato.
Il primo mistero lo possiamo descrivere così: che il Dio Infinito, esistente al di fuori del tempo e dello spazio, diviene presente nel tempo e nello spazio davanti a noi. La seconda è che lo fa in unione con una natura umana. Il terzo è che nella Sua Divinità e nella Sua Umanità Egli compie un atto di parola. La quarta è che lo fa parlando attraverso una persona umana, il celebrante. Il quinto è che una Persona Divina e infinitamente perfetta agisce così per mezzo di una persona umana e peccatrice. Il sesto è che tramite le parole che pronuncia assume l’aspetto di pane e vino. Il settimo è che le sostanze del pane e del vino divengono proprio Lui. L’ottava è che l’aspetto del pane e del vino rimane, sebbene senza pane e vino sottostanti, ma tutto sospeso nell’aria. Il nono è che per la separazione dell’apparenza del pane e dell’apparenza del vino, il Suo Sacratissimo Corpo e il Suo Preziosissimo Sangue si separano. Il decimo è che questa separazione rende presente la Sua morte (avvenuta a Gerusalemme per la separazione del Sacratissimo Corpo e del Preziosissimo Sangue). L’undicesimo è che questa morte è la stessa morte numerica, identica al sacrificio che Egli ha offerto sul Monte Calvario. Il dodicesimo è che in tal modo il sacrificio passato e presente in due tempi distinti vengono resi uno. La tredicesima è che, rendendo presente il Santo Sacrificio del Monte Calvario, Egli applica più profondamente e più ampiamente per tutta l’umanità le Grazie acquistate con la Sua morte.
Quanti altri misteri si svolgono durante la Santa Messa? Che dire del frammento dell’Ostia Consacrata messo nel Preziosissimo Sangue dopo la Consacrazione? Che dire del segno di croce che il celebrante si fa con la patena? Quanti sacri misteri, quanti segreti nascosti anche ai cori angelici, conosciuti solo dall’Eterno Cuore di Dio! Quale gloria ineffabile, quale abbondanza di munificenza divina, quali grazie superne riversate sul mondo e su tutti i presenti tramite il compimento di tali misteri sublimi e insondabili!
Afferma san Bonaventura: « La Santa Messa è piena di misteri come l’oceano è pieno di gocce, come il cielo è pieno di stelle, come le corti del Cielo sono pieni di angeli ». Nostro Signore rivelò a santa Mechtilde: « Io solo conosco e comprendo perfettamente che cos’è questa offerta che quotidianamente Io faccio di Me Stesso per la salvezza dei fedeli: essa supera la comprensione dei cherubini e dei serafini e di tutte le schiere del cielo ».
Accontentiamoci di quest’unica infallibile Verità del dogma cattolico: la Messa è il Santo Sacrificio del Monte Calvario. Come tale racchiude in sé tutti i misteri della salvezza, oltre a tutti i misteri che servono a renderlo presente sull’altare.
+ In Nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.