Il fatto che le faccende quotidiane e soprattutto le preoccupazioni, difficoltà, dolori, e sofferenze tendono ad assorbire tutta la nostra attenzione, e divenire per noi l’unica realtà, ci può fuorviare dalla consapevolezza di un’altra realtà, una realtà più alta, quella di Dio, dove Egli opera sempre e solo per il nostro bene. In sintesi, tendiamo a dimenticare l’esistenza della Divina Provvidenza. In questo contesto procediamo citando l’inizio, logico e chiaro, del trattato del libro famoso del padre gesuità Jean-Baptiste Saint- Jure: la Fiducia nella Divina provvidenza: segreto di pace e di felicità.
La Volontà di Dio ha fatto e governa tutte le cose. Trattando della Volontà di Dio, san Tommaso insegna, dopo sant’Agostino, che Essa è la ragione, la causa di tutto ciò che esiste. Infatti: «Il Signore – dice il Salmista – ha fatto tutto ciò che ha voluto, in cielo, sulla terra, nel mare e in tutti gli abissi”. È scritto anche nel libro dell’Apocalisse: «Degno siete, Signore Dio nostro, di ricevere gloria, onore e potenza, perché avete creato tutte le cose e per la Vostra Volontà furono e sono state create».
È dunque la Volontà divina che ha tratto dal nulla i cieli, coi loro abitanti e le loro magnificenze, la terra con tutto ciò che porta sulla sua superficie e rinserra nel suo seno: in una parola, tutte le creature visibili e invisibili, animate ed inanimate, ragionevoli e prive di ragione, dalle più elevate alle più basse.
Ora, se il Signore ha prodotto tutte queste cose, come dice l’apostolo san Paolo, seguendo il consiglio della Sua Volontà, non è sovranamente giusto e ragionevole, ed anzi assolutamente necessario, che siano da Lui conservate e governate, secondo il consiglio del Suo volere? E infatti: Cosa mai potrebbe sussistere, dice il Saggio, se Voi non lo voleste? o come esisterebbe ciò che da Voi non fosse creato?
Tuttavia le opere di Dio sono perfette, sta scritto nel Cantico di Mosè. Sono così compiuti in modo tale che il Signore Stesso, il Cui giudizio è retto e rigoroso, costatò, dopo averle create, che erano buone eppure molto buone. Ma è evidente che Colui che fondò la terra con la sapienza e stabilì i cieli con l’intelligenza, non poteva portare meno perfezione nel governo che nella formazione delle sue opere. Inoltre, come si degna sempre di ricordarci, se la Sua Provvidenza continua a prendersi cura di tutte le cose, le dispone con misura, numero, e peso, con giustizia e con misericordia. E nessuno può dirgli: Cosa fate? Infatti, se assegna alle Sue creature il fine che desidera, e sceglie di condurle ad esso con i mezzi che Gli piacciono, non può assegnare loro che un fine sapiente e buono, né dirigerli verso questo fine se non con mezzi altrettanto sapienti e buoni.
Non siate dunque degli sconsiderati, ci avverte l’Apostolo; ma studiate bene quale sia la volontà di Dio; affinché, compiendola, possiate ottenere l’effetto delle Sue promesse: cioè la felicità eterna, poiché sta scritto: Il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.